Paesaggio Urbano, Sironi di Andrea Inglese

Paesaggio Urbano, Sironi di Andrea Inglese

Sironi, Paesaggio urbano, 1919

Cielo calcificato – ognuno vuole
il suo pezzo di cielo – cielo vetrificato – 
basterebbe vederlo arretrare
oltre i tetti – cielo spatolato, duro, di quarzo,
ghiacciato – cielo che viene adorato
come una droga, uno spegni-dolore –
cielo di tagli o di brace o fuliggine, cielo che nessuno
sopporta, questo,
senza profondità, ottuso,
fratello dei muri di sotto, cieco come un muro –
cielo che vorremo anche d’inverno, anche buio,
dopo il crollo, l’incendio, la notte in fabbrica – 
case acefale, turpi volumi, scatole d’acciaio, finzioni,
baratri posati in verticale, cose da cui non si entra né esce,
tutto giace sotto la resina, la lacca, lo strato vetroso, acciaiato,
tutto posato contro, barricato, con l’ombra caduta,
l’ombra potente sulla terra cruda. C’è terra,
nonostante il cielo sia un vecchio martoriato spazio,
c’è terra e ombra, c’è tanto deserto, c’è che non passa più
nessuno, hanno paura di questo
sfacelo. Vivono come pazzi, ubriacandosi, a volte si pigliano
a martellate, ma se no, quasi sempre;
stanno tutti assieme, vivi, agitandosi attorno 
a grandi tavolate, dietro.
È dietro,
non visti, 
ben nascosto dai cubi,
che qualcuno sarà debole, molle, piangente,
celeste.


Andrea Inglese

Poeta, saggista e traduttore, Inglese è tra i fondatori di «Nazione Indiana» e curatore di «Per una critica futura. Quaderni di critica letteraria», oltre a essere nel comitato di redazione di «alfabeta2» e del sito di ricerca GAMMM. Vive e insegna a Parigi. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Bilico (Edizioni D'If 2004), Quello che si vede (Arcipelago Edizioni 2006), La distrazione (Luca Sossella Editore 2008), La grande anitra (Oedipus 2013), Lettere alla reinserzione culturale del disoccupato (Italic 2013) e Parigi è un desiderio (POote alle Grazie 2016). 


In foto: Mario Sironi, Paesaggio urbano, 1919, particolare