Alessandro Mendini a Casa Museo Boschi Di Stefano

Alessandro Mendini a Casa Museo Boschi Di Stefano

13 apr 2024
via Jan 15

Alessandro Mendini a Casa Museo Boschi Di Stefano
In occasione dello straordinario prestito della "Annunciazione" di Alberto Savinio e di "Agena" di Alessandro Mendini alla mostra "Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini" (Triennale Milano, 13 aprile – 13 ottobre 2024), Casa Museo Boschi Di Stefano ospita tre creazioni del celebre architetto e designer.

La casa di via Jan
Un filo indissolubile lega Alessandro Mendini e la casa di via Giorgio Jan, la cui visita raccomandiamo come propedeutica e complementare alla grande mostra dedicatagli dalla Triennale di Milano e dalla Fondation Cartier di Parigi.
Non a caso, egli ha più volte raccontato di aver il ricordo e la sensazione di essere nato in una Wunderkammer: di quest’infanzia domestica nella bella casa di famiglia progettata da Portaluppi e che gli zii Boschi Di Stefano avevano trasformato nel rifugio di un collezionismo compulsivo, gli era rimasto nella mente la culla-poltrona posta sotto lo sguardo obliquo dell’Angelo inquietante dipinto da Savinio nell’Annunciazione. Il cui sguardo ammonitore l’ha accompagnato tutta la vita, facendo da tramite tra il mondo reale e la sostanza dei sogni.
L’esperienza della prima “casa” concentrata in una stanza è infatti il tema che attraversa tutta la sua vita: il filo rosso che percorre la Stanza del secolo, la Stanza banale, la Stanza filosofica, la Stanza da manuale, la Chambre à souvenir, fino a Le mie prigioni, estrema confessione della sua particolare poetica della memoria.
È dunque da questi spazi che consigliamo di partire per un viaggio alla riscoperta del vero animo di questo grande milanese che è riuscito a costruire col filo della memoria il bozzolo della sua inesauribile curiosità e inventività, contribuendo a diffondere il mito di Milano nel mondo.

Fulvio Irace



 

Abbiamo sempre saputo che nostro padre è stato molto influenzato dai quadri della collezione della sua adorata zia Mini (Marieda Di Stefano).
L’Annunciazione di Alberto Savinio, così particolare e a tratti pauroso, era senz’altro il suo preferito.
Questo dipinto dal taglio obliquo, con un grande viso di Angelo che si affaccia dalla finestra sghemba e guarda la Madonna con la testa a forma di pellicano, lo aveva proprio sconvolto!
Il disegno di Alessandro Mendini che ritrae se stesso con la gemella Mia (Maria Mendini) appena nati, adagiati su una poltrona con il quadro che incombe, rappresenta una scena che raccontava sempre.
L’opera è anche citata come inquietante ricordo dell’arredo della casa di famiglia di Via Jan – dei nonni, prima che degli zii – in un suo contributo apparso su "Domus” nel gennaio 1982, illustrata da uno scatto di Occhiomagico.

Abbiamo dunque pensato di esporre questa importante opera nella mostra ora in corso in Triennale, che si intitola: “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”, a cura di Fulvio Irace.
Una dedica personale a nostro padre che sottolinea l’importanza che ha avuto la grande collezione degli zii Boschi Di Stefano nella sua infanzia e in tutta la sua formazione artistica e professionale.
Sono ospitati oggi nella Casa Museo alcuni lavori di Alessandro Mendini, che hanno delle forti ispirazioni alle isole di Savinio, la Fontanina e Six, e inoltre la lampada Edge.


Elisa e Fulvia Mendini
Archivio Alessandro Mendini


 

Alessandro Mendini a Casa Museo Boschi Di Stefano 

“Six” è una scultura in plexiglass colorato, ideata per la collezione “Arts&Cratfs&Design. Il tempo secondo Alessandro Mendini e i suoi artigiani. 2013”, curata e supportata da Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, Fondation Cartier pour l’art contemporain e Vacheron Constantin.
Realizzata da Giovanni Scacchi, “Six” è il sesto oggetto di una serie di tredici progettati da Alessandro Mendini e prodotti da tredici esperti artigiani, utilizzando tecniche e materiali diversi. Ogni pezzo della collezione è studiato per mettere l’accento sui valori di eccellenza dei più importanti mestieri e materiali dell’artigianato. 

“Fontanina” è una piccola scultura in bronzo realizzata in 12 esemplari nel 1994, parte della collezione autoprodotta di oggetti e mobili chiamata dall’autore “Piccola Produzione”
Gioco tra grande e piccolo, tema frequente nella filosofia progettuale di Alessandro Mendini, la scultura “Fontanina” riproduce in miniatura la Fontana ideata nel 1987 in grandi dimensioni con una altezza di tre metri, in acciaio, marmo nero e vetro di Murano, simbolo identificativo di uno storico showroom di illuminazione a Monza.

Entrambe le sculture si ispirano al mondo fantastico e ironico delle opere di Alberto Savinio, artista caro a Alessandro Mendini. Ricordano i paesaggi metafisici, in cui la natura si presenta in apparizioni sorprendenti: archi colonne, ruote dentate, oggetti geometrici trasparenti, giocattoli reinventati.