Milano MuseoCity - Mondi a Milano

MuseoCity2024 - Mondi a Milano

dal 01 mar 2024 al 05 mar 2024
Casa Museo Boschi Di Stefano

Casa Museo Boschi Di Stefano partecipa a MuseoCity2024 - Mondi a Milano con il percorso "Presenze straniere a Casa Museo Boschi Di Stefano" e a Museo Segreto.

Sono oltre duemila le opere che Antonio Boschi e Marieda Di Stefano hanno collezionato nel corso di una vita insieme. Nonostante l’ottica sia soprattutto milanese i coniugi, anche nel corso di viaggi e soggiorni all’estero, acquistano opere lontane dalla tradizione artistica meneghina e italiana.

Nel percorso permanente di Casa Museo Boschi Di Stefano ne sono esposte alcune.

Ecco un breve itinerario per scoprirle.


SALA 2: Paula Modersohn-Becker
(Dresda, 1876 – Worpswede, 1907)

L’anticamera, che ospita alcune tra le opere più antiche della collezione, custodisce un dipinto prezioso: Fanciulla in abito rosso, realizzato attorno al 1906, nell’ambito della sua esperienza parigina, dall’artista tedesca Paula Modersohn-Becker, tra le principali esponenti del primo Espressionismo, amica di Rilke e Vogeler e punto di riferimento della comunità artistica riunita a Worpswede, un piccolo paese vicino a Brema. Acquistata nel 1936 da Francesco Di Stefano, padre di Marieda, e poi confluita nella raccolta Boschi Di Stefano, Fanciulla in abito rosso è una delle rarissime opere della pittrice presenti nelle collezioni pubbliche italiane.


 

SALA 3: Ralph Rumney
(Newcastle Upon Tyne, 1934 – Manosque, 2002)

Nel bagno padronale sono esposte quattro opere dell’inglese Ralph Rumney che, negli anni Cinquanta, sceglie Milano come sua città di adozione. Nel 1957, è uno dei fondatori del Movimento Internazionale Situazionista, una corrente politica e artistica irriverente, sovversiva e radicale che critica la società borghese e capitalista, anticipando alcune delle istanze protagoniste della contestazione degli anni Sessanta.
Al 1957 risalgono anche le quattro opere che Antonio e Marieda acquistano probabilmente presso l’artista, dimostrando grande apertura e sensibilità nei confronti della scena artistica contemporanea. Le tele, che costituiscono un salto nel percorso cronologico della Casa Museo, si confrontano con le opere del Movimento nucleare e dell’Informale esposte nelle ultime sale.


 

SALA 8: Constant Permeke
(Anversa, 1886 – Ostenda, 1952) 

Alla fine del corridoio dei chiaristi, dove sono presentate le opere di questo gruppo di pittori lombardi, così chiamati per le cromie chiare che caratterizzano i loro dipinti, è appesa una tela acquistata da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano alla metà degli anni Cinquanta, durante un viaggio a Bruxelles: Marina dell’espressionista belga Constant Permeke.
È un’opera tarda, della fine degli anni Quaranta, in cui l’artista si esercita su uno dei soggetti a lui più cari: il paesaggio fiammingo e il mare del Nord.


 

SALA 10: Ibrahim Kodra
(Ishmi, 1918 – Milano, 2006)

Composizione, dell’artista albanese Ibrahim Kodra è allestita nel registro più basso della fitta quadreria sulla parete di ingresso della sala dedicata alla scena artistica milanese del secondo dopoguerra.  Qui si affollano le opere realizzate da una nuova generazione di artisti che, attorno al 1947, si aggiorna sui modelli francesi, soprattutto sul neocubismo, su Picasso e su Matisse.
La tela, dipinta nel 1948, è una delle tredici opere di Kodra in collezione Boschi Di Stefano acquistate in questi anni, a ridosso della loro esecuzione, da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano o direttamente presso l’artista, milanese di adozione, o alla Galleria Santa Radegonda a Milano.

 

 

 

MUSEO SEGRETO – COMPOSIZIONE DI IBRAHIM KODRA
Composizione, dell’artista albanese Ibrahim Kodra (Ishmi, 1918 – Milano, 2006), è allestita nel registro più basso della fitta quadreria sulla parete di ingresso di sala 10 della Casa Museo dedicata alla scena artistica milanese del secondo dopoguerra.  Qui si affollano le opere realizzate da una nuova generazione di artisti che, attorno al 1947, si aggiorna sui modelli francesi, soprattutto sul neocubismo, su Picasso e su Matisse. 
Grazie a una borsa di studio per giovani artisti, Kodra si trasferisce alla fine degli anni Trenta in Italia e poi a Milano, dove frequenta i corsi di Carrà, Carpi e Funi all’Accademia di Brera. 
Dopo aver militato nella Resistenza aderisce al gruppo “Oltre Guernica”. La sua pittura in questi anni risente dell’ultimo Cèzanne e della lezione cubista che riprende vigore dopo l’incontro con Picasso a Roma nel 1948, a una conferenza di pace internazionale.
Al 1948 si può datare Composizione, una delle tredici opere di Kodra in collezione Boschi Di Stefano, acquistate da Antonio e Marieda a ridosso della loro esecuzione, o direttamente presso l’artista o alla Galleria Santa Radegonda a Milano. 
Un cartellino sul retro della tela segnala che il dipinto ha partecipato alla Mostra Nazionale d’arte contemporanea Aprile Milanese organizzata a Villa Reale nello stesso 1948.