Gioielli-ornamento per il corpo, che si caratterizzano per essere in grado, declinandosi anche in diverse misure o ripetendosi, di interpretare più ruoli e funzioni diverse, mutando con rapidità e facilità il proprio aspetto e la loro funzione.

I pezzi esposti sono stati progettati da Cristina Busnelli, Michela Cavagna, Fresa Venezia Design, Chiara Frigerio, Marilisa Marasco, Tiziana Redavid, Sabrina Sguanci con Laura De Cesare, Eliana Valenti, Antonella Venezia.

Materiali e linguaggi diversi li caratterizzano, a seconda della formazione delle designer/architette/artiere che li hanno realizzati.

Medium per la sicurezza, il bracciale Zen di Monica Pilenghi, ospita un dissuasore sonoro da 130Db, azionabile in caso di necessità con un semplice movimento di chi lo indossa.

I “gioielli scomposti” saranno presentati appoggiati su straordinari, marmorei tavoli/tavolini/consolle di Rudy Faissal/ Lit Studio, realizzati da Pietre di Rapolano, storica azienda fiorentina.