Milano città delle donne

Milano città delle donne

dal 03 mar 2023 al 10 mar 2023

In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della donna, Casa Museo Boschi Di Stefano partecipa all'inziativa artistica e culturale del Comune di Milano, intitolata "Milano città delle donne", che celebra le donne nell'arte attraverso un percorso nei musei.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna nasce la pagina “Milano città delle donne”, che raccoglie tutte le iniziative organizzate dal Comune e dalle associazioni del territorio che hanno ricevuto il patrocinio del Comune.

https://www.comune.milano.it/web/milano-citta-delle-donne (attivo dal 3 marzo) : informazioni, scambi di idee, esperienze, opportunità, ma non solo.

Un percorso di opere d’arte, vie, monumenti e pietre d’inciampo dedicate all’universo femminile che vi porterà a scoprire quelle donne che hanno fatto grande la nostra città.

Saranno raccontate anche carriere STEM ricordando le personalità femminili che hanno dedicato la loro vita alla scienza.

 

All'interno del percorso che vede diversi musei celebrare le donne nell'arte, Casa Museo Boschi Di Stefano aderisce al palinsesto "Milano città delle donne" proponendo le seguenti tre opere:


Marieda Di Stefano, "La Collana", 1966, ceramica in tre pezzi sovrapposti 

Donna dall'elegante gusto per le opere d'arte, ricercatissima, alla fine degli anni Cinquanta Marieda fondò un'importante scuola di ceramica al piano rialzato della sua abitazione di via Jan 15 a Milano, ora Casa Museo Boschi Di Stefano, che ospita la splendida collezione d'arte negli ambienti originali abitati da due coniugi. Qui una scultura in ceramica realizzata da Marieda.

 

Paula Modersohn-Becker "Fanciulla in rosso", 1906 circa 

Grande pittrice del primo Espressionismo amica di Rilke e della di lui moglie, la scultrice Clara Westhoff, fu artisticamente educata da Cézanne e Rodin. Il suo instancabile genio fa di lei il riferimento della comunità di artistə riunita a Worpswede, un piccolo paese vicino a Brema.


Pietro Marussig, "La lettrice", 1935

L'abbigliamento borghese, non vistoso, ma assai curato, gli accessori e la posa contribuiscono a dare un senso di compostezza e a ben rappresentare un momento di riflessione, il momento intimo di sospensione che segue la lettura della lettera nella mano sinistra della protagonista.

 

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